Informativa su Certificazioni Uniche
Si è venuti a conoscenza che all’interno dell’area riservata del Portale NoiPA alcuni lavoratori pubblici iscritti ad Espero hanno recentemente ricevuto una nuova Certificazione Unica in sostituzione della precedente; il MEF ha comunicato (sempre all’interno del Portale) che tale rielaborazione ha comportato un conguaglio fiscale applicato nella mensilità di settembre.
Il contesto
Per meglio comprendere il significato di questa comunicazione, occorre ricordare che l’iscritto alla previdenza complementare (ad esempio ad Espero) beneficia di un vantaggio fiscale sui contributi versati al Fondo Pensione.
Cosa ha fatto il MEF
Il datore di lavoro che eroga gli stipendi ogni anno, nel mese di febbraio, emette una certificazione fiscale con la quale il lavoratore può effettuare la dichiarazione dei redditi, se necessaria. Quest’anno il MEF ha commesso alcuni errori nel calcolo di tali certificazioni, a seguito dei quali ha erogato un beneficio fiscale più alto rispetto a quello spettante. Quando il MEF si è accorto dell’errore commesso, ha effettuato i nuovi calcoli e conseguentemente ha emesso delle nuove certificazioni fiscali ed effettuato i conguagli sul cedolino del mese successivo.
In breve: chi è iscritto alla previdenza complementare gode sempre del vantaggio fiscale, ma l’errore commesso dal datore di lavoro lo scorso febbraio nella produzione della CU ha comportato che tale beneficio è stato prima erogato in eccesso, per poi essere compensato a maggio e settembre.
Cosa deve fare il lavoratore
La comunicazione del MEF è sostanzialmente destinata a coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF). Se il lavoratore aveva già presentato un 730 (o Redditi PF) per dichiarare altri redditi o ulteriori benefici fiscali rispetto alla previdenza complementare, dovrà presentare una nuova dichiarazione con i dati della nuova CU.
Se invece non aveva presentato un 730 o un Unico, ad esempio perché non aveva ulteriori benefici fiscali rispetto a quelli derivanti dalla iscrizione ad Espero, non dovrà far nulla: si ricorda infatti che il lavoratore iscritto a previdenza complementare non ha necessità di presentare dichiarazione dei redditi in assenza di ulteriori redditi o benefici fiscali da dichiarare.
Richiesta al datore di lavoro di evitare ulteriori disagi ai lavoratori
Fondo Espero ha richiesto al MEF e all’Agenzia delle Entrate di evitare ulteriori aggravi ai lavoratori che hanno subito questa inefficienza, sottolineando come il Fondo sia completamente estraneo a tale vicenda per un errore commesso dal datore di lavoro: il MEF e l’Agenzia delle Entrate sono gli unici soggetti abilitati a correggere l’anomalia, oltre che ad individuare la soluzione più adeguata che non crei ulteriore disagio ai lavoratori.
Per ulteriori chiarimenti si suggerisce leggere la comunicazione inviata dal MEF all’interno dell’area riservata dal portale NoiPA, ovvero di rivolgersi al MEF, attraverso i contatti della Ragioneria Territoriale dello Stato della propria provincia (https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/sistema_delle_ragionerie/ragionerie_territoriali_dello_stato/sportelli_rts/index.html), o tramite il servizio di Ufficio Relazioni con il Pubblico del MEF (urp@mef.gov.it).